Da alcuni anni, diverse aziende hanno provato a mettere sul mercato soluzioni sulla virtualizzazione del desktop remoto (VDI), basati tutti su un repository di immagini virtuali e trasmessi ai clients con diversi protocolli che vanno da ICA a RDP o VNC, ognuno con le proprie caratteristiche, sfruttando posizioni vettoriali e compressione dei frames per fornire attraverso la rete soluzioni a portata di click.
Cominciamo col dire che Spice funziona solo su sistemi a 64Bit, come d’altronde kvm.
Premetto che non conosco in realtà quanto questo post possa tornare utile, prendetela per semplice prova di laboratorio. Sarebbe interessante però valutarne l’effettiva usabilità.
Interessante questo post sulla versione che RedHat (Virtualization for Desktops) ha proposto utilizzando spice come protocollo di trasporto.
L’utilizzo di spice pare sia abbastanza veloce rispetto ai suoi concorrenti, anche se non c’è molta documentazione in giro, quindi se volete, potete effettuare comparazioni, se avete immagini ISO o qemu da poter dare in pasto al client (spicec, spicy).